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Salerno, Enrico Marìa.

Attore e regista italiano. Iniziò la carriera giovanissimo come attore teatrale, recitando in piccole compagnie di provincia. Nel 1953 debuttò con la prestigiosa compagnia Brignone-Benassi-Santuccio. Da allora interpretò moltissime commedie e pièce di vario genere, imponendosi per il suo talento particolare, la sua drammaticità e la grande intensità psicologica. Tra i suoi successi ricordiamo: Quando la luna è blu, di G. Herbert; La bisbetica domata, di W. Shakespeare; Ivanov, di A. Cechov; Liolà, di L. Pirandello; Sacco e Vanzetti, di Roli e Vincenzoni; Chi ha paura di Virginia Woolf?, di E. Albee; I demoni, di F. Dostoevskij. Dal 1955 al 1957 mantenne la direzione artistica del Piccolo Teatro di Genova e nel 1960 fondò la compagnia “Gli associati” insieme a G. Sbragia e I. Garrani. Fu protagonista di sceneggiati e adattamenti televisivi (Umiliati e offesi, 1958; Macbeth, 1960; Mastro don Gesualdo, 1964), dedicandosi nel frattempo anche al cinema. Lavorò nei film Estate violenta (1957) di V. Zurlini; La lunga notte del '43 (1960) e Le stagioni del nostro amore (1966) di F. Vancini; Odissea nuda (1961) e Smog (1962) di F. Rossi; L'ombrellone (1963) di D. Risi; Io la conoscevo bene (1965) di A. Pietrangeli; L'armata Brancaleone (1966) di M. Monicelli; Nell'anno del Signore (1970) di L. Magni; Contestazione generale (1970) di L. Zampa; La polizia ringrazia (1972) di S. Vanzina; Un prete scomodo (1975) di P. Tosini; Il corpo della ragassa (1979) di P. Festa Campanile; Il volpone (1988) di M. Ponzi. Fu regista di alcune pellicole: Anonimo veneziano (1970); Cari genitori (1972); Eutanasia di un amore (1978) (Milano 1926 - Roma 1994).